Non perdete troppo tempo. Considerazione sulle cert.

CCNA, CCNP, CCSP, CCVP, CCIE e tutti gli altri percorsi di certificazione Cisco.

Moderatore: Federico.Lagni

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alenis
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lo dico perchè nella mia realtà aziendale ci sono diversi CCNP che fanno il lavoro di normali tecnici di primo livello a poco più di 1000 euro mensili; e che mi dicono ( e parlo di Milano ) che non riescono a trovare di meglio; e loro stessi mi dicono che il mercato è saturo; alcuni addirittura mi scoraggiano a prendere le certificazioni
http://www.no1984.org non comprare PC DRM o TC!!!
nocenta
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alenis ha scritto:lo dico perchè nella mia realtà aziendale ci sono diversi CCNP che fanno il lavoro di normali tecnici di primo livello a poco più di 1000 euro mensili; e che mi dicono ( e parlo di Milano ) che non riescono a trovare di meglio; e loro stessi mi dicono che il mercato è saturo; alcuni addirittura mi scoraggiano a prendere le certificazioni

su 10 offerte di lavoro nel comparto IT, lato tecnico:

6: programmatori - analisti

3: sistemisti, area sistemi (windows - linux/unix)

1 (al max.): networking

queste le proporzioni: io vedo offerte cisco, in questo momento, quasi esclusivamente in aree metropolitane, roma - milano - torino.

poi ognuno faccia pure, com'è normale che sia, le scelte che ritiene più opportune.

qualche altro numero:

1) dal 1° aprile a forte rischio 2150 tecnici telecom, i piani di ristrutturazione aziendale prevedono forti riduzioni di personale.

2) monster.it : tra le prime 500 offerte, settore IT in lombardia, per tecnici cisco ce ne sono 4/5 di cui 2 dove alla conoscenza di cisco deve essere abbinata quella di linux e/o oracle.

3) su infojobs.it dal 1/01/10 ci sono state 20 offerte in tutta la lombardia dove è richiesta "anche" la conoscenza di cisco, a vario livello, dal ccna in su, o in abbinamento a altro (windows / linux) comprese 4/5 rivolte in via esclusiva agli appartenenti alle categori protette.
Ultima modifica di nocenta il mar 23 mar , 2010 3:25 pm, modificato 2 volte in totale.
nocenta
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concludiamo alla grande con una bella offerta di lavoro a milano, sicuramente adatta a molte persone viste le modeste richieste che fanno:


Il/La candidato/a dovrà avere le seguenti conoscenze:

· Sistemi operativi Linux, Redhat, Centos, Debian, Microsoft (Exchange e sharepoint)

· SQL Server;

· Web Server Apache

· Application server: Tomcat, JBoss. Conoscenza anche di Glassfish un plus.

· CMS: Liferay;

· Database: MySQL, Post-GresSQL, Oracle;

· Sistemi di virtualizzazione (possibilmente XEN, ma anche VMWARE)

· Networking: Firewall, Switch, Routers, VPN;

· Configurazione e gestione apparati CISCO.

· Approccio strutturato alla governance IT, preferibilmente ITIL
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Pasha
n00b
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alenis ha scritto:lo dico perchè nella mia realtà aziendale ci sono diversi CCNP che fanno il lavoro di normali tecnici di primo livello a poco più di 1000 euro mensili; e che mi dicono ( e parlo di Milano ) che non riescono a trovare di meglio; e loro stessi mi dicono che il mercato è saturo; alcuni addirittura mi scoraggiano a prendere le certificazioni
Sono d'accordo che le certificazioni non vengano tenute in considerazione quanto sarebbe giusto; ma neanche la laurea secondo me.
La verità è che il mercato del lavoro italiano è piuttosto deformato.

Ringrazio Nocenta per le informazioni fornite.
CCNP R&S
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andrewp
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La certificazione non é un ufficio di collocamento, piuttosto é il contrario, una volta messi di fronte ad un apparato chi é certificato sá cosa farci.
Manipolatore di bit.
nocenta
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Andrea.Pezzotti ha scritto:La certificazione non é un ufficio di collocamento, piuttosto é il contrario, una volta messi di fronte ad un apparato chi é certificato sá cosa farci.

esatto: è proprio qs. il punto.

è chiaro che molti in italia interpretano la certificazione come un biglietto in grado di fornire sicuro accesso alla professione, così come acquistando un biglietto del cinema, di sicuro posso vedere il film.

quindi: certificazione = pezzo di carta = diritto al lavoro.

è appunto la cara vecchia cultura del pezzo di carta che tanti danni ha fatto e continua a fare, x cui uno si sente legittimato a ricorrere a ogni mezzo (pseudo scuole di preparazione o peggio x i titoli di studio classici - dump x le certif.) x conquistare il "pezzo" quale chiave d'accesso a un buon posto di lavoro.

ma costoro il posto non l'avranno mai, basta un colloquio approfondito x smascherare il millantatore, quindi chi si è certificato con intelligenza, avrà sempre possibilità ottimali di inserimento, ferme restando tutte le considerazioni sulla situazione generale italiana del mercato del lavoro e dell'economia + in generale.
ale123
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Io credo che quando si smetterà di dar peso e valore legale al "pezzo di carta" sicuramente molte cose miglioreranno.
E' assurdo che nel 2010, chi si è laureato in Ing. Elettronica 35 anni fa e che magari non ha mai lavorato nelle reti ma ha solo progettato circuiti stampati possa avere il diritto alla firma di un progetto quando un CCNA/CCNP/CCIE o quel che è, che fa questo lavoro tutti i giorni da 15 anni a sta parte (praticamente da quanto Internet è arrivato in Italia) no perchè non è iscritto all'albo degli Ingegneri.

Quando la gente sarà valuta per quello che sa fare realmente, usciranno meno persone dalle università (che per giocoforza avrebbero meno importanza i certi settori e quindi meno iscritti) ma molto più preparate e le certificazioni avranno un peso molto maggiore.

Va da se che questo discorso non si applica in tutti i settori, ma nel nostro si.

Fuori dall'Italia, tutti coloro che operano nel campo dell'ingegno, come un normale sistemista possono essere considerati "Network Engeneer", con o senza laurea, se lo fanno per lavoro. In Italia no, devi addirittura essere iscritto ad un albo.

Basta guardare i Software Architect o i System Architect, mica sono obbligtoriamente ingegneri o architetti. Sono semplicemente persone altamente qualificate che si son guadagnate il titolo sul campo, e non da seduti su una sedia. Se l'azienda X cerca un System Architect, farà le sue valutazioni sul campo, non guardando il pezzo di carta (negli USA, ovviamente).

Da noi sono arrivati più volte degli ingegneri, con laurea conseguita anni ed anni fa, che non sapevano nemmeno come cablare un cavo di rete.
Loro però possono firmare i progetti, io no.
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Pasha
n00b
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E' vero, le capacità vengono sempre prima del pezzo di carta.
La laurea attesta il possesso di alcune conoscenze, che poi si deve dimostrare sul campo.

La figura dell'ingegnere formato nelle università italiane è piuttosto generica.
Un ingegnere informatico italiano ha una preparazione "orizzontale", ovvero superficiale su tante branche dell'Informatica.
Per quanto riguarda il networking, arriva al livello CCNA più o meno, nel caso della mia università almeno.

Uno specialista Cisco ha, in genere, una preparazione "verticale", ovvero più approfondita in un certo settore.

Sono figure diverse, adatte a ruoli diversi.
Un Ingegnere non certificato è fuori luogo in una posizione CCIE;
ma più adatto per una posizione che implica la sintesi di varie tecnologie.

La mia opinione è che il conseguire una laurea, anche in campi diversi da quello informatico, aiuti a forgiare una forma mentis che da una marcia in più.

La cultura del pezzo di carta non esiste più, ti rimbalzano pure se sei laureato .
CCNP R&S
br00tal
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Questa storia dei Network ingeneer non l'ho ancora capita.
In che senso per essere network engineer bisogna essere iscritti all'albo? Esiste un albo per i network engineer? Ed è necessari oavere una laurea per esserlo?
Gianremo.Smisek
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br00tal ha scritto:Questa storia dei Network ingeneer non l'ho ancora capita.
In che senso per essere network engineer bisogna essere iscritti all'albo? Esiste un albo per i network engineer? Ed è necessari oavere una laurea per esserlo?

Intendeva dire che all'estero puoi 'fregiarti' del titolo di engineer anche senza avere la laurea.. basta solo che fai quel determinato lavoro (e.g. network engineer, system engineer etc).

Comunque, IMHO, all'estero network engineer, system engineer etc, secondo me, non vengono intesi come "ingegnere" ma come "tecnico". Infatti engineer si traduce anche come 'tecnico', non solo come 'ingegnere'.


ciao!
ale123
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Esatto Intel.
All'estero non devi essere iscritto in nessun albo per poter fare determinati lavori.
In Italia ovviamente non esiste l'albo degli ingegneri di rete, ma esiste quello degli ingegneri e non puoi firmare i progetti se non ne sei iscritto.

questa è una stronzata, per l'esempio che ho fatto precedentemente.
Se una persona "normale" non ingegnere avesse 30 anni di esperienza sul campo, svariate certificazioni etc etc non avrebbe alcun vantaggio rispetto ad un ragazzino di 22 anni appena uscito d'università ed iscritto all'albo.
Anzi, il ragazzino potrebbe firmare, il super-tecnico no.

Abbiamo visto ingegneri non saper fare un cavo di rete, però loro possono firmare i progetti, io no.
Una rete non scoppia, al massimo non funziona. Se ci dovesse essere qualche problema, al massimo lo si risolve, questa stronzata di dover firmare i progetti di rete (in alcuni ambiti) è proprio una stronzata.
Posso capire un medico, che se sbaglia ammazza la gente, li è corretto obbligare le persone ad avere la laura e fare anni di specializzazione, ma in ambito informatico, in caso di errore non muore mica nessuno.

Credo sia più corretto lasciar scegliere le aziende di chi fidarsi.
Devi progettare una navicella spaziale per la nasa? Voglio vedere il tuo curriculum, la tua laurea, la tua iscrizione all'albo e la tua esperienza, perchè se te sbagli, sono miliardi di dollari buttati via e/o persone morte.

Ma se devi progettare una rete di anche 10.000 computer, se sbagli la configurazione di uno switch, al massimo ripristini la vecchia.
Anche google ha avuto di recente alcuni problemi causati da "errori umani". Vedo che siamo ancora tutti vivi e vegeti.

Lavori in una centrale nucleare? Si, allora servono delle garanzie. Ma obbligare tutti ad avere questi requisiti solo perchè la laurea ha un valore legale è una stupidaggine.
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andrewp
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Come sopra...la laurea non accerta competenze ma conoscenze.

É stato un argomento a lungo dibattuto sul forum, e in genere si creano spesso flame, il sunto comunque é che le persone si valutano individualmente: lauree, certificazioni sono attestati che alcuni scelgono di perseguire per certificare delle conoscenze.

Poi, lí fuori, c´é il mondo.
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ale123
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E' proprio questo il punto.
La laurea accerta conoscenze non competenze, quindi è automaticamente senza senso obbligare la richiesta, per legge, di laureati.

Al massimo devi obbligare in base alle competenze....
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Pasha
n00b
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ale123 ha scritto: Se una persona "normale" non ingegnere avesse 30 anni di esperienza sul campo, svariate certificazioni etc etc non avrebbe alcun vantaggio rispetto ad un ragazzino di 22 anni appena uscito d'università ed iscritto all'albo.
Anzi, il ragazzino potrebbe firmare, il super-tecnico no.
Questa cosa non è vera;
le aziende preferiscono, giustamente, uno con 30 anni di esperienza sul campo piuttosto che un neolaureato.
Nessuno mette un neolaureato come responsabile capo-progetto.

La laurea è dura da conseguire ed ha un valore riconosciuto,
ma di certo non apre tutte le porte,
te lo dice un laureato.
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br00tal
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Vado un attimo OT: Ma se io volessi mettermi in proprio e aprire partita iva e fare il tecnico di rete (poi magari fai un po' di tutto, ma ti specializzi su quello), avrebbe senso? Voglio dire, con questa storia del firmare progetti, tu praticamente anche se non hai superiori, non puoi fare determinate cose?
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