Progetto Fonera

Tutto ciò che ha a che fare con le reti

Moderatore: Federico.Lagni

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Al proposito… qualcuno ha fatto esperimenti con dd-wrt (In particolare tu, Zot, che mi sembri più propenso della media alle soluzioni low-cost :) )

Io ho un cliente contento che tiene da mesi un FON (15 euro…) riflashato con dd-wrt v2; stabile e dotato di buona copertura, anche se lo stesso firmware rende meglio sui Linksys, grazie quantomeno all'antenna migliore, e forse al chipset, chi lo sa.

Il mio Fon con dd-wrt v2 a casa, invece, ogni tanto (due volte in più di sei mesi, che sono comunque indicative) si pianta e bisogna resettarlo, quindi suppongo che ci sia qualche memory leak o qualche altra magagna… (del resto ha su una release candidate…)

Ciao!
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zot
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:twisted: :roll: :roll:
1)Il progetto Fonera è qualcosa di rivoluzionario di pari portata all'OPEN SOURCE,ma,per colpa di chi compra il loro hardware per farci i cassi suoi non riuscirà mai a fare quello che si è proposto.E QUESTO MI FA INCAZZARE!
2)Da un cliente non farei mai una cosa simile.
3)Non metterei mai un Firmware che fa 10 cose instabili su un apparato che è designato a fare 2 cose stabili.
4)Senza offesa...ma la storia dei Fonera mi fa proprio incazzare un casino!
Se c'è soluzione perchè t'arrabbi?
Se non c'è soluzione perchè t'arrabbi?


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Dunque… tuta di amianto indossata… estintore in mano… è tutto pronto :D

A parte gli scherzi… io non sono d'accordo con quello che hai scritto, ma un bello scambio di punti di vista non può far male.

Per la parte professionale: il cliente in questione è il titolare di una ditta di impianti. Installa centralini telefonici da più di vent'anni e reti di computer da più di dieci: ha diverse certificazioni (non Cisco) e una più che discreta esperienza. Siccome è uno smanettone, diversi suoi dipendenti pure, ed erano curiosi di capire che cosa si può fare con uno hardware economico, e siccome nella sua ditta c'è un certo traffico di persone, gli ho regalato un Fon "aperto" più che volentieri, e lui lo ha eletto a unico access point negli uffici.

Purtroppo lui ha un capannone nel mezzo del nulla, come del resto anch'io abito in campagna a un paio di km dal più vicino agglomerato urbano e 15 km dal più vicino cinema (per esempio). Qui un Fon non avrebbe nessun senso.

E veniamo alla parte "etica".

Io non ho colto quella dimensione che hai colto tu, nel progetto Fon. Io finora l'ho vista così: La Fon è un'azienda, l'equivalente spagnolo di una s.r.l. Il suo modello di business si basa su tre pilastri: (1) l'uso di "evangelist" come fanno altre imprese, sia del mondo open source (vedi Sun con tutto ciò che ha reso OS nel mondo Java, Solaris e SPARC), sia nel mondo non open source (vedi l'azione di Microsoft verso le altre aziende e verso le università); (2) la vendita di normali system on chip Broadcom ad un ricarico inferiore rispetto a quello medio del mercato, dovuto anche al fatto che grazie a (1) ha scarso bisogno di partner di vendita e ancor meno di pubblicità; (3) la rivendita della connettività degli utenti a terze parti (gli "Alien").

Tutto questo, fornendo un firmware proprietario su cui non si può fare nulla.

Nonostante questa pecca, sarebbe certamente un'idea interessante, ma presenta qualche problema. In Italia non è legale, o quantomeno mi fa rischiare molto, visto che se ho la responsabilità di un indirizzo IP devo anche sapere chi ci era collegato. Se non ci fosse questo problema, io le mie connessioni le terrei spalancate per tutti (anche se con banda limitata).

Se io fossi interessato al fregare il prossimo, avrei sicuramente registrato uno dei miei access point per avere il roaming gratuito quando sono a zonzo, cosa che non ho fatto… non credo che riflashare un AP che ho certamente pagato per intero sia eticamente discutibile. Gli stessi delegati di Fon, nei loro forum, dicono a chi chiede di farlo pure (ovviamente avvertendo che viene persa la garanzia ed il diritto al loro supporto tecnico).

Piuttosto, mi sembrerebbe molto più rivoluzionario Coova, che mette a disposizioni i firmware, i server Radius e tutte le istruzioni per condividere la propria wifi come si preferisce e con larga libertà di manovra. La cosa veramente bella, finché ci tocca subire Pisanu (temo ancora a lungo), sarebbe costruire su questo progetto qualcosa con un'impostazione tecnicamente accettabile per il nostro paese: una confederazione di server Radius gestiti da persone o enti che si prendono la responsabilità di autenticare le persone, anche via SMS (previa autorizzazione della singola questura… ecco perché dico confederazione), e log delle attività da inviare a gestori designati che li criptino e li mettano via.

Questo per permettere che, quando qualcuno manda un'email con scritto "sei un pistola" (o peggio) a qualche indirizzo @senato.it, per esempio, ed il mio ISP dice alla magistratura che il tale IP nel tale momento era assegnato a me, il maresciallo della caserma locale venga a chiedermi se condivido la wireless e se un soggetto autorizzato ha dei log in proposito, prima che parta direttamente un processo con me imputato.

Per quanto mi riguarda, "coltivo" Coova, mando patch al suo maintainer e così via. Anche lui ha un'azienda e ci mette insieme il pranzo e la cena, non c'è niente di male in questo. Ma lo dice chiaramente e mi lascia la libertà di decidere come voglio gestire la mia infrastruttura, non ha un buon dipartimento marketing (ahilui) e non pre(te)nde nulla dalla mia connessione.

Ultimo aggiornamento: mi sono accorto oggi che, recentemente, Fon ha iniziato a distribuire delle "developer version" della prossima versione del router, ad uso e consumo di chi voglia sviluppare plugin. Ho il sospetto che le parti di condivisione resteranno binary only, ma staremo a vedere…
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zot
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Ummm...quivi allocato su ceramica bianca mi accino a rispondere.....

Il "progetto" Fonera l'ho conosciuto diversi anni fa,ai primordi.Non ricordo l'anno ma ricordo che navigavo con un fido U.S. Robotics.Erano i tempi in cui il wireless non era minimamente regolamentato e nei vari newgroups si parlava di strabilianti antenne da 3Km e di un futuro in cui Internet l'avrebbero fatta i cittadini con i lori ponti Wireless.
Tutto molto bello ma ora sappiamo che non sarà così.Fonera prometteva di "organizzare" tutti quei bei sogni;da quello che ricordo,bastava comprare un loro access point e si poteva usare quello di qualunque altro fonero.Non ho seguito assiduamente gli sviluppi di questo progetto ma,rivedendo ora il loro sito,se ne deduce chiaramente il carattere commerciale.Preciso,comunque,di essere del parere che se tu compri una vanga sei liberissimo di utilizzarla come zappa,anzi,è un diritto che non dovrebbe in nessun modo essere regolamentato.
Il problema legale derivante dall'elargire connetività Internet è spinoso e ,essendo le nostre leggi/decreti legiferate da italiani(si,con la "i" minuscola),interpretabile.
In tal senso si possono fare due macro distinguo ovvero,radioLAN(com'è chiamato il Wireless nei nostri decreti) su suolo pubblico o su suolo privato.Se metto a disposizione una rete Wireless privata in un area privata(aziende,casa) riconducibile ad un'unica proprietà,posso fare come mi pare.Se offro una connettività Wireless pubblica ma sempre in un area privata senza che questo sià riconducibile come mio core-bussiness(alberghi,centri commerciali) debbo prendere nota dei dati anagrafici su documento d'identità valido e dare comunicazione alla questura.Se offro connettività Wireless pubblica su suolo pubblico,com'è il caso di Fonera,le cose si complicano un pò,ovvero debbo sempre avere i dati degli utenti,dare comunicazione alla questura e richiedere un'autorizzazione al ministero delle comunicazioni.
Sia la richiesta al ministero che quella alla questura valgono come silenzio assenso,cioè comunico,inizio a fare quello che voglio fare e,se non ricevo comunicazioni contrarie ,continuo a fare quello che voglio fare.
Fonera risponde in parte a questi obblighi,praticamnete chi vuole utilizzare la connetività degli altri dovrebbe mandare una copia della sua carta d'identità ,chi vuole offrire connetività deve fare le comunicaioni di cui sopra.Basterebbe che in fase di registrazione si mandi una copia del proprio documento e che si riempia un form che automaticamente venga mandato alla questura di competenza e al ministero.Relativamente semplice.Rimane il fatto che,attualmente, la condivisione Wireless di Fonera in Italia NON E' LEGALE.
Sul fatto del cliente smanettone,come ho già detto,io non lo farei mai,ma ognuno è libero di fare come vuole.
Come vedi alla fine le nostre posizioni non sono poi così distanti, ma allora che cavolo vado cercando??!!
E che io sono un sognatore e nutro sempre grande fiducia nel prossimo,fiducia che la vita t'insegna essere il più delle volte mal riposta.
Se alla nascita di Fonera tutti avessimo comprato e attivato l'AP ora avremmo tutte le città del mondo con disponibilità di connessione internet a costo praticamente nullo,ce l'avevamo sotto mano,semplice ed efficace,ma data la natura umana di essere animale abbiamo pensato ai nostri interessi e non a quelli di tutti,noi compresi.L'uomo è egocentrico e si adatta a vivere in gruppo per una convenienza personale e non del gruppo stesso,è un pò il motivo del perchè il mondo è quel che è,senza speranza.
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zot ha scritto:Ummm...quivi allocato su ceramica bianca mi accino a rispondere.....
Il pensatoio :D
…di un futuro in cui Internet l'avrebbero fatta i cittadini con i lori ponti Wireless.
E piacerebbe moltissimo anche a me… e credo alla stragrande maggioranza di chi è su questo forum.

(Grazie per la dettagliata spiegazione sulle casistiche e le procedure…)
Basterebbe che in fase di registrazione si mandi una copia del proprio documento e che si riempia un form che automaticamente venga mandato alla questura di competenza e al ministero.Relativamente semplice.Rimane il fatto che,attualmente, la condivisione Wireless di Fonera in Italia NON E' LEGALE.
Io mi sono trovato a dover gestire il "caso B": connettività pubblica su suolo privato. Nessuno ha saputo darmi una spiegazione esauriente degli obblighi legali (ok conservazione documenti secondo legge Pisanu, ma se 30 utenti sono collegati e 1 fa una cazzata?). Sono andato a chiederlo al direttore della sezione provinciale della Polpost, che un po' seccato mi ha fatto capire che di garante della privacy e affini gliene importa poco: l'importante è che, se un giorno uno fa una cazzata, io devo dirgli con che account l'ha fatta e dare i documenti.
Sul fatto del cliente smanettone,come ho già detto,io non lo farei mai,ma ognuno è libero di fare come vuole.
Certamente. A mia "discolpa" dico solo che non lo proporrei mai a uno che non sappia esattamente a che cosa va incontro.

Purtroppo sono anch'io un sognatore e purtroppo devo dire che noi italiani, come hai giustamente scritto, ci siamo dati la zappa dei piedi un po' più di molti altri popoli.

In altri Paesi esistono dei "community ISP" che sono cooperative, realtà locali, e distribuiscono connettività via wireless o via fibra a prezzi contenuti, con parziali investimenti pubblici e per il bene della comunità. Da noi sono talmente tante le barriere artificiali che sarebbe un'impresa molto più difficile.

Qui in Friuli Venezia Giulia una società di proprietà della Regione ha iniziato a stendere fibra per tutto il territorio, comprese le aree disagiate. Sembra fatto apposta per istituire dei community ISP. E loro per statuto non possono farlo. Possono solo connettere le reti della pubblica amministrazione e rivendere qualcosa (banda gestita? colori CWDM/DWDM? fibre spente? si capirà) agli ISP, tant'è vero che stavano per dare un botto di fibre in IRU a Telecom Italia per 15 anni senza gara.

(Il fatto che l'amministratore delegato della società regionale fosse l'ex direttore unità territoriale di Telecom Italia è una mera coincidenza).

Chi vuole farsi del male come me, legga queste FAQ per rendersi conto dei costi e delle formalità ridicoli, rispetto a qui, per far partire un community ISP negli USA.

Ciao…
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ep ha scritto: (Grazie per la dettagliata spiegazione sulle casistiche e le procedure…)
Questo è il classico esempio di discussione costruttiva....avevo numerosi apppunti sull'argomento e questo post è stato la scusa che me li ha fatti riorganizzare.....quasi quasi apro un topic dettagliato sull'argomento....

Certo è ,che siamo andati parecchio OT.... :D
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zot ha scritto:quasi quasi apro un topic dettagliato sull'argomento....
Se e quando ne hai il tempo credo sia un'ottima idea. È una giungla…!
Certo è ,che siamo andati parecchio OT.... :D
:oops: direi di sì :D
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Domanda ... come esce un AP Fon sulla tua rete? In chiaro o mette in piedi una VPN con i serverdi Fon?
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zot ha scritto:
ep ha scritto: (Grazie per la dettagliata spiegazione sulle casistiche e le procedure…)
Questo è il classico esempio di discussione costruttiva....avevo numerosi apppunti sull'argomento e questo post è stato la scusa che me li ha fatti riorganizzare.....quasi quasi apro un topic dettagliato sull'argomento....

Certo è ,che siamo andati parecchio OT.... :D
Alla fine l'ho partorito..... http://www.ciscoforums.it/viewtopic.php?p=48198#48198 :D
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