Si avevo dato un'occhio anche a quella guida (per una diversa versione di IOS a dire il vero, ma non credo cambi qualcosa). In ogni caso provo a riassumere, correggetemi se sbaglio...
Questa feature permette di configurare uno switch all'interno di uno stack prima di collegarlo fisicamente. L'apparato nuovo va da prima 'provisionato' (una spece di dichiarazione) sullo stack (sul master?) con il comando:
Dopodichè è possibile configurare (per esempio) le interfacce dello switch in questione prima di collegarlo fisicamente: lo stack accetterà i comandi anche se le interfacce fisicamente non esistono ancora.
Una volta pluggato il nuovo switch lo stack riconoscerà il modello dichiarato (se corretto, ovviamente

) e applicherà la configurazione alle interfacce configurate in precedenza.
Esempio:
Se devo aggiungere allo stack lo switch
3, dopo averlo provisionato sullo stack stesso posso configurare le interfacce FastEthernet
3/x/x
Se invece lo switch aggiunto non viene riconosciuto dallo stack (provisionato con modello errato, IOS non compatibile,...) le porte di tale apparato rimangono con la configurazione che avevano prima che l'apparato stesso venisse collegato fisicamente allo stack e tale configurazione viene 'propagata' sulla running-config di tutto lo stack.
Tutto corretto fin qui?
Non mi è chiara tuttavia l'utilità pratica: non è la stessa cosa collegare prima lo switch e poi fare la configurazione delle porte relative?
Quella descritta sopra è una procedura obbligatoria o è opzionale?
'Ovviamente' sto parlando di StackWise, cambierebbe qualcosa se si trattasse di GigaStack?
Grazie
The netmask in Cisco access lists are inverted. Nobody knows why, they just are.