Il Wireless farlocco del nostro paesotto........

Moderatore: Federico.Lagni

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Il Wireless farlocco del nostro paesotto(regolamentazione burucratica delle "radio-lan")

Da questo topic http://www.ciscoforums.it/viewtopic.php ... highlight= mi è balenata l'idea di ordinare i miei appunti sull'utilizzo del Wireless nei suoi vari aspetti burocratici.
I vari decreti che si sono susseguiti sull'argomento hanno sempre un chè di ridicolo(per citare la castroneria più innocua,il "wireless" diventa "radioLAN")ma siamo in Italia.
La prima regolamentazione(o meglio il primo discernimento fra trasmissioni radio e trasmissione dati via radio)avviene nel 2001 con il DPR 447 del 5 Ottobre 2001 che dichiarava libero l'utilizzo delle frequenze 2.4-2.4835 e 5.47-5.725 in ambito privato ovvero senza essere interconnesse ad una rete pubblica.
Dopo questo ve ne sono stati molti altri ,andiamo ad esaminare quelli attualmente in vigore.
  • "Decreto Pisanu" e successiva modificazione in legge n° 155 del 31 luglio 2005 http://www.camera.it/parlam/leggi/05155l.htm
    In sintesi : annulla la precedente delibera dell'autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (n° 102/03/CONS) che affermava la NON necessità di disporre di licenza o autorizzazione per l'erogazione di servizi di connetività su rete pubblica per quei soggetti che NON abbiano come attività commerciale prevalente l'erogazione del servizio stesso (alberghi,centri commerciali).
    Nello specifico l'Art. 7 comma 1 impone la richiesta di un'autorizzazione al questore di competenza per chi mette a disposizione terminali telematici("....chiunque intende aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie, nel quale sono posti a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni, anche telematiche, deve chiederne la licenza al questore....").
    Sempre nell'Art. 7 al comma 4 si obbliga all'acquisizione dei dati anagrafici riportati su un documento d'identità "dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate per comunicazioni telematiche ovvero punti di accesso ad Internet utilizzando tecnologia senza fili."
    Art. 7 comma 5 fornisce anche un'importante informazione,ovvero che l'accesso a tali dati "...sono effettuati dall'organo del Ministero dell'interno preposto ai servizi di polizia postale e delle comunicazioni." e nell Art. 4 comma 2 si evince che tali organi debbano richiedere autorizzazione "....al procuratore generale presso la corte di appello del distretto in cui si trova il soggetto da sottoporre a controllo ovvero, nel caso in cui non sia determinabile, del distretto in cui sono emerse le esigenze di prevenzione."
    Bisogna precisare che L'Art 6 comma 4bis dispone che "...Nei casi di urgenza, quando vi e' fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave pregiudizio alle indagini, il pubblico ministero dispone la acquisizione dei dati relativi al traffico TELEFONICO con decreto motivato che e' comunicato immediatamente e comunque non oltre ventiquattro ore al giudice competente...".
    Tale comma si riferisce al solo traffico TELEFONICO indi per cui per l'acqisizione delle autorità competenti dei dati relativi al traffico TELEMATICO devono sempre e comunque passare per l'autorizzazione del procuratore cioè la polizia postale deve venire da voi con un documento in mano.
    L'art. 6 comma 1 impone la conservazione dei dati del traffico telematico "...limitatamente alle informazioni che consentono la tracciabilità degli accessi, nonche', QUALORA DISPONIBILI, dei servizi...." per un periodo molto difficile da capire,generalmente vengono considerati 12 mesi
In definitiva la legge n° 155 del 27 Luglio 2005 (per quanto riguarda il Wireless) impone:
1)Raccolta dei dati anagrafici tramite documento d'identità
2)Tracciatura ed archiviazione del SOLO log-on al sistema degli utenti
3)Detti dati possono essere resi esclusivamente alle autorità competenti e solo in presenza di un'autorizzazione del procuratore.

N.B. da ogni parte su internet c'è scritto che tale legge impone la richiesta di licenza al questore,io ho letto i decreti e ritengo che ciò non sia necessario in quanto tale licenza ,secondo l'Art. 7 comma 1,è richiesta nel caso "...sono posti a disposizione del pubblico....APPARECCHI TERMINALI utilizzabili per le comunicazioni..." .Per apparecchi terminali,in campo informatico,s'intendono apparati con i quali un utente interegisce direttamente.E' altresì vero che il diritto pubblico italiano traccia l'interpretabilità di una legge/decreto secondo il volere del legislatore...per dirla in soldoni è plausibile che questi volessero dire(anche se dubito ne avessero una mezza idea) che chiunque mette a disposizione apparecchiature atte alla trasmissine telematica debba richiedere licenza al questore,solo che come consulenti avranno chiamato lo zio della mamma e il nonno della sorella.
  • "Decreto Ministero Interno del 16 agosto 2005" http://www.interno.it/mininterno/export ... e_650.html
    Questo decreto specifica le modalità di raccolta e di archiviazione dei dati anagrafici e di quelli relativi al traffico telematico.
    L' Art 4 ("Accesso alle reti telematiche attraverso tecnologia senza fili")cita nel comma 1 "I soggetti che offrono accesso alle reti telematiche utilizzando tecnologia senza fili in aree messe a disposizione del pubblico sono tenuti ad adottare le misure fisiche o tecnologiche occorrenti per impedire l'uso di apparecchi terminali che non consentono l'identificazione dell'utente, ovvero ad utenti che non siano identificati secondo le modalita' di cui all'art. 1".
    Ovvero,se metto a disposizione una rete Wireless,debbo attenermi alle disposizioni di codesta legge in merito all'impedimento degli accessi che non siano riconducibili ad un'identificazione dell'utente le cui modalità ricadono nell' Art. 1.Nello specifico il comma 1b recita "...identificare chi accede ai servizi telefonici e telematici offerti, prima dell'accesso stesso o dell'offerta di credenziali di accesso, acquisendo i dati anagrafici riportati su un documento di identita', nonche' il tipo, il numero e la RIPRODUZIONE del documento presentato dall'utente" e il comma 4 dice "I dati acquisiti .......sono raccolti e conservati con modalita' informatiche..." lo stesso comma specifica che "gli esercizi o i circoli aventi non piu' di tre apparecchi terminali a disposizione del pubblico, .... possono essere registrati su di un apposito registro cartaceo con le pagine preventivamente numerate e vidimate dalla autorita' locale di pubblica sicurezza..."
    L'Art 1 specifica anche le modalità e l'archiviazione della raccolta del traffico telematico,solo che anche qui si fa rifermineto alla tracciabilità in merito ai soli APPARATI TERMINALI messi a disposizione,non è citato in nessuna parte che l'offerta di una connetività Wireless,purchè non contemporanea alla messa a disposizione di apparati terminali,obblighi a tenere traccia del traffico.
In definitiva il Decreto Ministero Interno del 16 agosto 2005 e la legge n°155 del 31 luglio 2005(per quanto rigurda il wireless) impongono:
1)Raccolta dei dati anagrafici tramite documento d'identità riportando il numero,il tipo e facendone una copia da conservare con modalità informatiche.
2)Tracciatura ed archiviazione del SOLO log-on al sistema degli utenti.
3)Detti dati possono essere resi esclusivamente alle autorità competenti e solo in presenza di un'autorizzazione del procuratore.

Mi sono scontrato anche con consulenti ed avvocati che sono sicuri che
1)Bisogna richiedere un'autorizzazione.
2)Bisogna tenere traccia di tutto il traffico che fa un utente.
Alla domanda..."ma su quale decreto sono riportati questi obblighi ? ",nessuno mi ha saputo rispondere.
Alla domanda "quali decreti ed articoli debbono essere presi in esame per estrapolare tutte le norme in vigore in materia di Wireless al pubblico ? ",nessuno mi ha saputo rispondere.
Ho la netta senzazione che tutti i soggetti si basino sugli articoli in giro su internet che sono nella quasi totalità superficiali e redatti da ignoranti assoluti in materia informatica.
E' ovvio che se un soggetto richiederà una consulenza in materia,l'avvocato di turno tenderà ad essere più paranoico possibile,incentivando però ignoranza e confusione.
I decreti legge sono disponibili a tutti,mi piacerebbe che qualcuno li leggesse e postasse la sua opinione.
Se c'è soluzione perchè t'arrabbi?
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A nessuno interessa l'argomento?
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zot ha scritto:A nessuno interessa l'argomento?
Purtroppo penso non interessi a nessuno ... con la legislazione corrente qualsiasi tentativo di implementare servizi senza passare per i "grossi" è, di fatto, nato morto e sepolto (sotto tonellate di carta bollata) ...
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carini ha scritto:
zot ha scritto:A nessuno interessa l'argomento?
Purtroppo penso non interessi a nessuno ... con la legislazione corrente qualsiasi tentativo di implementare servizi senza passare per i "grossi" è, di fatto, nato morto e sepolto (sotto tonellate di carta bollata) ...
Ma..non sono d'accordo,conosco tanti piccoli provider che hanno messo su sistemi wireless.
Comuque il mio piccolo studio è centralizzato sull'offerta circoscritta di servizi Wireless...vedi fiere,centri commerciali,convegni,alberghi....robba che penso sia capitato a qualcuno che legge sto forum...
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zot ha scritto:
carini ha scritto:
zot ha scritto:A nessuno interessa l'argomento?
Purtroppo penso non interessi a nessuno
Comuque il mio piccolo studio è centralizzato sull'offerta circoscritta di servizi Wireless
Mhhh ... quelli non sono propriamente servizi aperti al pubblico, come può esserlo una rete civica ...
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zot ha scritto:A nessuno interessa l'argomento?
Bè, se va in porto il Decreto Cassinelli (non che ci conti molto) potrebbero muoversi molte cose ...
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Ci credo poco......se no povera mamma Telecom....
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zot ha scritto:Ci credo poco......se no povera mamma Telecom....
Al momento l'unico aggiornamento è http://robertocassinelli.blogspot.com/2 ... rezza.html

La proposti di modifica della legge sembra più orientata gli utenti occasionali (locali pubblici, strutture turistiche) che non a facilitare la realizzazioni di reti a livello dei piccoli comuni (spesso dimenticati dalle telco).

Non so poi quanto un "wifi libero" vada a incidere sui fatturati di Ti/Vf/etc... chi gestisce hotspot WiFi difficilmente riesce a mettere in piedi un'offerta alternativa, sia per problemi di copertura che per capacità di billing, quindi il business del 3G per me non verrà toccato + di tanto.
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